I SESSIONE
Martedì 8 ottobre ore 14
Lotti 1-47: Autografi
Lotti 48-103: Manoscritti
Lotti 104-119: Musica
II SESSIONE
Mercoledì 9 ottobre ore 10
Lotti 120-150: Futurismo
Lotti 151-196: Libri del Novecento
Lotti 197-208: Facsimili
Lotti 209-288: Libri d'Artista
III SESSIONE
Mercoledì 9 ottobre ore 14
Lotti 289-377: Storia locale toscana
Lotti 378-391: Incunaboli
IV SESSIONE
Giovedì 10 ottobre ore 10
Lotti 392-516: Libri a stampa dal XVI al XX secolo (I parte)
V SESSIONE
Giovedì 10 ottobre ore 14
Lotti 517-640: Libri a stampa dal XVI al XX secolo (II parte)
LOS 530:
Grassi Orazio
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Verkauft für: €2 600
Startpreis:
€
2 000
Auktionshaus-Provision: 26%
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Ratio ponderum librae et simbellae: in qua quid e' Lotharii Sarsii libra astronomica, quidque e' Galilei Galilei simbellatore, de cometis statuendum sit... Neapoli: excudebat Matthaeus Nuccius, 1627.
In-4° (mm 222x158). Pagine: [8], 149, [3]. Con una tavola calcografica. Vignetta calcografica al frontespizio, iniziali e fregi xilografici. Carte pallidamente arrossate o fiorite, qualche forellino di tarlo in margine alle prime e ultime carte, ma nel complesso buona copia in pergamena flessibile antica con titolo manoscritto al dorso.
Rara prima edizione italiana, corretta rispetto all'imperfetta prima edizione parigina del 1626, della contropolemica del padre gesuita Orazio Grassi contro Il saggiatore di Galileo (1623). Si tratta dell'opera conclusiva di una serie di pubblicazioni che documentano la 'controversia delle comete', una delle polemiche più famigerate della storia della scienza. Grassi aveva già pubblicato un'altra opera, la Disputatio Astronomica, alla quale Galileo rispose con il Discorso delle Comete del suo discepolo Mario Guiducci; Grassi scrisse poi la Libra Astronomica ac Philosophica (di cui proponiamo in questa asta una copia, vedasi il lotto 529) e Galilei rispose con il Saggiatore. Nel presente lavoro Grassi risponde ancora una volta, sottolineando che Galileo non è capace di parlare latino e non conosce le buone maniere; si chiede addirittura se sia stato proprio Galileo a inventare il telescopio. Galileo non rispose mai. Cinti 80. Lalande pp. 189-190; Riccardi I, 628.