NOTE: L’opera è stata dichiarata di straordinario interesse storico e artistico e sottoposta a regime di notifica con l’attribuzione all’ambito di Giuseppe Ribera (Luca Giordano?). Ringraziamo Nicola Spinosa per aver confermato l’autografia dell’opera a Luca Giordano dopo aver analizzato il dipinto dal vero. Opera con un’antica cornice Salvator Rosa a mecca e tre ordini di intaglio.
Già attribuito nella collezione di appartenenza a Giuseppe Ribera, l’opera è stata notificata con un dubitativo riferimento a Luca Giordano. Si deve però a Nicola Spinosa la conferma della piena autografia del dipinto, collocandone l’esecuzione intorno al 1652, quando l’artista si misura con gli esempi del maestro iberico realizzando innumerevoli opere raffiguranti filosofi. La peculiare iconografia di queste opere dedicate a pensatori e scienziati dell’antichità, suggerisce che fossero verosimilmente destinate all’ornamento di studi e biblioteche, presentando le figure in primo piano e di tre-quarti, curando in modo particolare e con intenso naturalismo il volto e le mani. A differenza di Ribera però, Luca Giordano offre fisionomie meno statuarie, esaltando la drammaticità ma anche l’ironia, caricando le espressioni ...
Condition:
Fair
In merito al suo stato conservativo, la tela si presenta in condizioni generali discreti con-siderando l'epoca del dipinto. La superficie pittorica si presenta in patina, e mostra una superficie sporca con vernice ingiallita. Il supporto è stato rintelato. Si notano – a luce di Wood – alcuni piccoli restauri sparsi e qualche leggera svelatura e ossidazione della superficie pittorica, nulla comunque di veramente rilevante. A luce solare è visibile un fine craquelé rapportato all'epoca.