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FRANCESCO DE MURA & Aiuti
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FRANCESCO DE MURA & Aiuti
(Napoli, 1969 - 1784)
Venere spiata da Satiro
Olio su tela, cm. 76 x 103
Ringraziamo il Prof. Stefano Causa per aver suggerito l'attribuzione a Francesco de Mura (Napoli, 1969 – 1784) e bottega sulla base di fotografie.
Interessate dipinto di scuola meridionale, di pregevole qualità, eseguito nella prima metà del Settecento da un valente autore che illustra un affascinante soggetto mitologico con Venere dormiente nuda, mentre un satiro dallo sguardo ammiccante la rimira attratto. Di chiara ascendenza romana l’intensa luminosità che avvolge la composizione con un sapiente chiaroscuro è enfatizzata da una gamma cromatica piuttosto sobria ma molto brillante.
Nella nostra tela, la narrazione, ambientata in un’aperta campagna, è organizzata intorno alla figura di Venere dormiente, mettendo in scena con intenso realismo e calibrata teatralità la giovane donna che giace addormentata e nuda sopra un candido lenzuolo bianco, completamente rilassati nel sonno, mentre appaia il satiro bramoso, forse Pan, ove silentemente cerca di scoprirla.
Nonostante un’intensa carica di pathos, la tela presenta un ammirevole equilibrio nella costruzione della scena: ove, Venere è rappresentata completamente nuda, mentre un drappo copre la pudenda; lo sfondo, invece, è rappresentato – a destra – da un paesaggio montuoso, mentre a sinistra prevale la presenza di un drappeggio della tenda di color rosso-vivo, che fa da contorno – del lato sinistro – della scena, con la sopra citata Venere e il Satiro. L'atmosfera innegabilmente lasciva inviterebbe a leggere la scena come un'allegoria dei piaceri dell'amore carnale. Data l'esplicita sensualità del dipinto, dovuta alla nudità della dea, nell'opera si può scorgere una chiara allusione erotica, ulteriormente sottolineata dal contrasto tra le forme opulente e rosate di Venere con quelle brune del satiro. Si tratta di temi ricorrenti nei quadri "da camera", destinati agli ambienti strettamente privati delle abitazioni signorili e spesso caratterizzati da temi di tale contenuto, per il diletto del committente padrone di casa.
Il dipinto inizialmente riferito ad un anonimo pittore romano del XVII secolo, dopo un’attenta indagine da parte dello studioso Stefano Causa, la bella ed intensa tela in esame è stata ricondotto al corpus delle opere del pittore partenopeo Francesco De Mura (Napoli, 1969 – 1784), con l’aiuto della sua bottega, e quindi una importante aggiunta al catalogo delle opere del citato maestro.
Condition: | Fair |